L'heavy metal (letteralmente "metallo pesante", spesso abbreviato in metal) è un genere di musica rock[4][5]. Derivante dall'hard rock, è caratterizzato da ritmi fortemente aggressivi e da un suono potente, ottenuto attraverso l'enfatizzazione dell'amplificazione e della distorsione delle chitarre, dei bassi, e, spesso, persino delle voci. Le tematiche musicali sono spesso definite come oniriche, rabbiose o violente.
Esistono una moltitudine di stili e sottogeneri dell'heavy metal. Di conseguenza esistono sottogeneri più melodici e commerciali, ed altri dalle sonorità estreme e underground.
Fra gli autori di musica classica che hanno influenzato l'heavy metal è più facile citare Bach,Paganini e Wagner piuttosto che Mozart o Liszt. Riferimenti alla musica classica appaiono già evidenti nell'hard rock degli anni settanta (per esempio nei fraseggi e nelle scale di Ritchie Blackmore, chitarrista dei Deep Purple e dei Rainbow), ma da Eruption di Van Halen in poi, gli artisti metal hanno preso a modello soprattutto gli autori del primo ottocento, in cui è facile identificare momenti significativi dal punto di vista del virtuosismo tecnico e della velocità di esecuzione. Ricordiamo le cavalcate inventate da Bach con il suo clavicembalo, molto simili agli assoli di chitarra elettrica metal, accompagnati da un'incessante e velocissima batteria ritmata che ne ha facilitato la nascita e la crescita. La musica barocca viene spesso reinterpretata in chiave gotica. Nel brano Mr. Crowley di Ozzy Osbourne e
Randy Rhoads del 1981, per esempio, organo a canne e melodie barocche alla chitarra fanno da sfondo alla storia del leggendario occultista Aleister Crowley. Come molti chitarristi metal degli anni ottanta, Rhoads si dedicò con impegno allo studio della teoria musicale; atteggiamento che, per la sua diffusione, contribuì a rafforzare l'industria delle riviste di didattica per la chitarra. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, i musicisti metal prendevano in prestito la tecnica e la retorica della musica classica senza cercare di "essere" musicisti classici (persino nella musica di Yngwie Malmsteen gli elementi "classicheggianti" come la scala minore armonica hanno lo scopo di "ricordare" la musica classica ma non sono mai usate in modo "propriamente" classico).
Poiché l'heavy metal utilizza temi apocalittici ed immagini di potere ed oscurità, risulta fondamentale utilizzare temi musicali appropriati per comunicare questo tipo di concetti, facilitati da un impatto classicheggiante e spesso servendosi di intere orchestre sinfoniche. Uno dei primi esempi eccellenti fu l'album Powerslave degli Iron Maiden. La copertina rappresenta una particolare piramide egizia, e molti dei brani trattano temi legati alla vita e alla morte utilizzando anche metafore esotiche e mistiche (cadrò nell'abisso, nell'occhio di Horus). La musica accompagna questo genere di immagini e liriche con armonie e melodie che tutto sommato devono pochissimo ai canoni del blues e del rock (da cui invece vengono tratte le sonorità) e che non possono che connotarsi come un'opera di contaminazione ad ampio spettro che abbraccia sia il barocco che elementi stereotipali, per esempio, della musica araba ed orientale.
A partire dall'inizio degli anni novanta il metal, specialmente quello europeo, si è spostato in questa direzione, utilizzando, appunto, anche strumenti sinfonici; I padri del genere sono i Therion, i brasiliani Angra (1993) e gli italiani Skylark e Rhapsody of Fire (entrambi 1994). Successivamente ci furono molte altre band; in seguito altre sperimentazioni sono sfociate in vere e proprie metal opera come Avantasia (di Tobias Sammet, cantante degli Edguy) ed Aina, che propone, però, un'ampia gamma di sound e di influenze, che vanno dalla musica classica, appunto, alla musica soul arrivando anche ad utilizzare melodie medio orientali.
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